Classificazione dei segnali elettrici
Sito: | Materiali Didattici |
Corso: | (Classe 3a) - Tecnologia, Progettazione e Sistemi |
Libro: | Classificazione dei segnali elettrici |
Stampato da: | Utente ospite |
Data: | mercoledì, 15 maggio 2024, 14:42 |
Descrizione
- Tipologia dei segnali elettrici
- Classificazione dei segnali elettrici
1. Tipologia dei segnali elettrici
La teoria dei segnali è una teoria ingegneristica che studia e definisce le proprietà matematiche e statistiche dei segnali, definiti come funzioni matematiche del tempo. In generale, un segnale è una variazione temporale dello stato fisico di un sistema o di una grandezza fisica (potenziale o corrente elettrica per segnali elettrici, parametri di campo elettromagnetico per segnali radio) che serve per rappresentare e trasmettere messaggi ovvero informazione a distanza; il sistema in questione può essere il più disparato. In elettronica un segnale viene dunque studiato attraverso un modello matematico o funzione in cui il tempo (o il suo inverso, la frequenza) è considerato variabile indipendente.
Un segnale elettrico è un particolare tipo di segnale caratterizzato da una variazione di corrente elettrica o di tensione all'interno di un conduttore o in un punto di un circuito elettrico o elettronico. Si considera un segnale una grandezza fisica la cui variazione nel tempo trasmette un'informazione.
2. Classificazione dei segnali elettrici
I segnali vengono classificati in varie categorie, a seconda delle loro proprietà.
In riferimento al tempo si definisce:
- segnale continuo: la grandezza, può assumere un qualsiasi valore reale, compreso tra il minimo ed il massimo del periodo in esame
- segnale discreto: la grandezza, può assumere solo valori discreti (solo un certo numero finito di valori).
Si definiscono:
- segnale analogico: segnale a tempo continuo e ad ampiezza continua
- segnale digitale o numerico: segnale a tempo discreto e ad ampiezza quantizzata.
Inoltre, in base alla possibilità di prevedere l'ampiezza futura, i segnali si distinguono in:
- segnale deterministico: segnale di cui si conosce esattamente l'andamento dell'ampiezza in funzione del tempo;
- segnale aleatorio o stocastico: l'andamento dell'ampiezza è caratterizzabile solo in termini statistici, cioè l'ampiezza del segnale è una variabile aleatoria;
Un segnale può anche essere periodico o non periodico, si dice periodico quando una parte di questo si ripete nel tempo ugualmente. La parte che si ripete viene detta periodo.