Introduzione

1. Slicing

Il processo di slicing viene effettuato da alcuni software, come ad esempio  Cura o Slic3r

E’ un processo fondamentale senza il quale non è possibile stampare in 3d. Con lo slicing il software crea delle istruzioni che comunicano alla stampante 3d come deve essere stampato l’oggetto 3d.  Ad esempio con il software di slicing si impostano i seguenti settaggi:

  • la qualità di stampa
  • a velocità di stampa
  • la temperatura di estrusione
  • il percorso dell’estrusore
  • il riempimento
  • la struttura di supporto del modello 3d

Lo slicing è una di quelle fasi della stampa 3d che non si comprendono appieno fino a che non le si provano materialmente o vengono spiegate accuratamente, e questo proverò a fare.

Slice tradotto dall’inglese significa “affettare”, ma non vi preoccupate non correrete il rischio di tagliarvi! Infatti nella fase di slicing, il modello a tre dimensioni, in formato *.stl viene diviso in mini fettine orizzontali (anche più sottili del prosciutto).
Stampando con il metodo FDM (Fused deposition – Deposizione di materiale fuso) la stampante fonde la plastica, normalmente in bobina, e la deposita strato su strato sul piatto di stampa.
Quindi avremo un primo strato che sarà l’equivalente delle nostre fondamenta (in gergo il primo layer) e via via gli seguiranno tutti gli altri strati uno sull’altro.

Questa serie di fette, che una sull’altra compongono l’intero modello, determinano anche i movimenti e la quantità di plastica che la stampante deve lasciare sul piatto. Il susseguirsi strato su strato della deposizione di materiale e la conseguente creazione di un oggetto è la vera e propria stampa 3D.
Per rendere più chiaro questo concetto allego qualche foto che vi permetterà di capirne il principio.