Introduzione

La crittografia si basa su un algoritmo e su una chiave crittografica. In tal modo si garantisce la confidenzialità delle informazioni che è uno dei requisiti essenziali nell'ambito della sicurezza informatica impedendo così la realizzazione di diversi tipi di attacchi informatici ai dati riservati (es. sniffing). L'approccio inverso di studio volto a rompere un meccanismo crittografico è detto invece crittoanalisi che rappresenta l'altra branca della crittologia. Cruciali sono anche i tempi necessari alla crittoanalisi per la decifrazione del messaggio: per diverse applicazioni di telecomunicazioni e informatica un sistema si può considerare sicuro anche se il suo sistema di cifratura risulta violabile, ma con tempi di realizzazione che renderebbero poi vani i successivi tentativi di attacco diretto.

L'attuale ricerca crittografica, avendo risolto il problema teorico della garanzia della sicurezza, si dedica al superamento dei forti limiti d'uso anzidetti. Si cercano metodi più comodi ma ciononostante estremamente sicuri che, possibilmente, utilizzino chiavi corte e riutilizzabili senza compromettere la loro utilità. Al momento non esiste alcuna tecnica crittografica che si possa definire sicura in senso assoluto, tranne il Cifrario di Vernam; tutte le altre tecniche rendono sicuro il dato solo per un certo arco temporale e non possono garantire la durata della segretezza.

Applicazioni

Le applicazioni della crittografia moderna sono diffuse nella sicurezza informatica ovvero nell'ambito informatico e telecomunicazionistico in tutti i casi in cui è richiesta confidenzialità dei dati, ad esempio, in messaggi e file presenti su supporti di memorizzazione, nelle procedure di Login (in particolare per crittografare la password dell'utente), nelle comunicazioni wireless (Wi-Fi e reti cellulari) per garantire la confidenzialità (ad es. WEP e WPA), nella Rete Internet per oscurare la comunicazione dati in transito tra client e server (protocolli SSH, SSL/TSL, HTTPS, IPsec), nelle transazioni finanziarie-bancarie (home banking), nella pay per view per impedire la visione di contenuti audiovisivi a pagamento ai non abbonati, nelle certificazioni di dispositivi o elementi di dispositivi, di componenti software critici (ad esempio boot loader di sistemi operativi, database Uefi, driver di unità), ecc... Anche un certificato digitale è protetto dalla chiave privata apposta dalla CA che lo ha firmato.


Ultime modifiche: venerdì, 7 maggio 2021, 10:29