Crittografia asimmetrica

La vera novità del secolo scorso è l'invenzione di una tecnica crittografica che utilizza chiavi diverse per cifrare e per decifrare un messaggio, facilitando significativamente il compito di distribuzione delle chiavi. Infatti in questo caso non è necessario nascondere le chiavi o le password: c'è una chiave per crittografare (che chiunque può vedere) e una per decifrare, che conosce solo il destinatario senza necessità quindi di riceverla (scambiarla) dal mittente. In altre parole, se Alice vuole ricevere un messaggio segreto da Bob, manda a Bob la chiave pubblica. Bob usa la chiave pubblica per cifrare un messaggio che manda ad Alice, la quale è l'unica ad avere la chiave. Chiunque può veder passare il messaggio, ma non può decifrarlo, in quanto non ha la chiave privata. Alice deve però tenere al sicuro la chiave privata.

Nel 1976 Whitfield Diffie e Martin Hellman, un matematico e un ingegnere in forza alla Stanford University, introducono l'utilizzo della chiave pubblica per la crittazione e l'autenticazione; nell'anno seguente il gruppo di ricerca del MIT formato da Ronald L. Rivest, Adi Shamir e Leonard M. Adleman realizza il primo sistema a chiave pubblica, in questo modo viene ideato l'algoritmo RSA.[1] Il funzionamento di questo sistema è basato sul fatto che è matematicamente e computazionalmente molto facile moltiplicare due numeri primi (che singolarmente rappresentano la chiave privata, quella che solo Alice conosce per decifrare), ma è invece molto difficile il problema inverso, ovvero risalire ai fattori primi del numero ottenuto dal precedente prodotto (che invece rappresenta la chiave pubblica che chiunque può vedere e che si usa per crittografare).

Siccome la crittografia asimmetrica è molto lenta, se si devono spedire grandi quantità di dati si usa solitamente questo tipo di crittografia per scambiarsi una chiave con cui iniziare una comunicazione in crittografia simmetrica, molto più semplice, veloce e sicura. Rientra nell'ambito della crittografia asimmetrica anche la promettente crittografia ellittica.


Ultime modifiche: venerdì, 7 maggio 2021, 10:26